Sunday 8 May 2011

La mia esperienza con l'NHS.


Ovvero il National Health Service. Questa settimana che sta terminando ho avuto la possibilità di utilizzare il servizio medico inglese. 
Tutto comincia da una cistite avuta durante le vacanze in cornovaglia. Essendo un problema che mi porto dietro da tempo so già come comportarmi e al ritorno a Cambridge ero già guarita, anche se posso assicurare che farsi 4 giorni a camminare qua e là con la cistite non è esattamente il massimo. 
Martedì torno in ufficio normalmente ma nella serata comincio ad avvertire lievi dolori al rene destro. La mattina di mercoledì mi sveglio come al solito alle 6 e non solo il dolore è aumentato ma è tornata la fastidiosa cistite decido così di non andare a lavoro. Capisco che si tratta della stessa infezione avuta in passato e decido di prendere l'antibiotico con cui ero stata curata precedentemente. Antibiotico, nota bene, che avevo portato dall'Italia, perchè i medici inglesi hanno la fama di NON prescrivere antibiotici facilmente, ma a questo ci arrivo dopo. Per tutta la giornata ho comunque dolore ma non forte.
Il giorno seguente decido ancora di rimanere a casa, (dato che l'ultima volta che mi successe andai lo stesso al lavoro ma poi la sera dovetti correre in ospedale in lacrime perchè non sopportavo più il dolore) ma la sera il dolore aumenta e io non so più come comportarmi. Il medico generico era ormai chiuso e non sapevamo a chi rivolgerci. Chiedendo ad amici e guardando su internet veniamo a conoscenza di un servizio chiamato CAMDOC che offre assistenza negli orari di chiusura del medico generico o GP come viene chiamato qui. Chiamiamo, prendono i dati e dicono che ci richiameranno. Dopo circa 30/45min ci richiamano e un medico mi comincia a chiedere della situazione. Quando il tutto gli è chiaro mi chiede "Mah hai provato a prendere un antidolorifico?" "No perchè la prima volta che mi successe in Italia pensando fosse mal di schiena presi un antidolorifico e il giorno dopo stavo peggio di prima quindi preferisco curare la causa che sta alla base piuttosto che il dolore che ne consegue" Mi consiglia comunque di prendere un antidolorifico e in mattinata di andare dal mio medico e vedere con lui qual'è il problema. 
La mattina di venerdì vado dal medico che mi dice di continuare con gli antidolorifici e prendere l'ultima pillola di antibiotico rimasta. Prende un campione di urine e mi dice di chiamare o passare lunedì per i risultati.
Tutto bene fino alla notte tra venerdì e sabato quando alle 5 vengo svegliata da un dolore forte al rene sinistro che finora non mi aveva fatto male. Chiamamo il 999 (il nostro 118) e poco dopo parlo al telefono con un medico dell'ospedale che mi dice subito che è inutile che io vada lì o loro vengano perchè mi curerebbero solamente il dolore. Mi consiglia di tornare dal mio medico il giorno seguente e vedere con lui un antidolorifico più forte perchè quello che prendevo non lo era abbastanza. Gli dico che il sabato è chiuso (tra l'altro dovrebbero saperlo) e lui mi dice di rivolgermi nuovamente a CAMDOC. 
Richiamiamo CAMDOC che mi dicono nel frattempo di prendere l'antidolorifico che stavo prendendo (contrariamente a come mi dicevano in ospedale) e mi dicono di andare in clinica da loro in mattinata. 
Decido di non prendere nessun antidolorifico in modo da arrivare in clinica ancora più dolorante cosicchè il medico non possa negarmi l'antibiotico. E così è stato, vengo visitata, gli dico che non riesco più a fare nulla perchè il dolore è troppo forte (vabbè ho rincarato anche un pò la dose) e alle fine mi prescrive l'antibiotico. 
Per arrivare a tutto ciò ho dovuto parlare con 5 medici di cui solo 2 mi hanno visitato e per quanto io sono abituata ho preso anche fin troppi antidolorifici.

Ancora ora non sono guarita del tutto, sto curando l'infezione per fortuna e non solamente il dolore. Lunedì avrò i risultati degli esami e saprò con esattezza se l'antibiotico è quello più corretto o dovranno darmene un'altro. 

Sapevo benissimo che i medici tendono a consigliare paracetamolo e ibuprofene per ogni cosa e che se si vuole ottenere un esame del sangue, una radiografia o un farmaco più forte come un antibiotico bisogna fingere di stare più male di quanto già non si stia. Ovviamente non faccio di tutta l'erba un fascio, ma questo è più o meno quello che sento e quello che è la mia esperienza.

4 comments:

Il paese dei balocchi said...

Cazzus! :( Beh in questo momento rivaluto un pochino il SSN.

Matteo said...

Mi spiace molto, spero che tu ti rimetta presto. PUrtroppo anche qui in Svezia coi medici non è che vada benissimo, ne parlerò in un post :)

Dama Arwen said...

La cosa assurda è che qui in italia a volte son dispensati anche con troppa facilità. O meglio, i pazienti non seguono le istruzioni relative all'assunzione degli antibiotici.

Comunque, siccome la cistite l'ho avuta anche io qualche volta, so bene cosa si prova. Non so come tu abbia fatto a stare in giro in Cornovaglia.

Il prob è che la cistite è un'infezione delle vie urinarie e quando arrivi a urinare rosso (sangue) come è capitato a me, è ovvio che l'antidolorifico non basta.

Ah, io son dovuta andare al prontosoccorso due su tre delle volte in cui mi è capitato, perché naturamente o mi veniva alla sera alle 23.00 e il mio medico non c'era fino al pomeriggio dopo, oppure era sabato o domenica. La prima volta era domenica ma un mio amico medico mi ha fatto la ricetta al volo a casa sua e son corsa nella prima farmacia aperta trovata x comprare gli antibiotici.

Anonymous said...

Oi mi e capitata una cosa simile in uk!

Ti capisco !


Claudia wklize

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