Ho tra le mani il mio primo magazine...non so spiegare l'emozione inaspettata che ho avuto quando per la prima volta ho passato le mani sulla copertina.
In realtà dovevo averla lunedì ma se la sono presa comoda e l'hanno stampata stanotte, così sono stata tre giorni in trepidante attesa dopo che venerdì avevamo mandato il lavoro in stampa. Per tutta la mattina non ho detto nulla ma ogni telefonata che ricevevamo o chiunque entrasse dalla porta dell'ufficio speravo fosse per il magazine. Dopo pranzo non ce l'ho fatta più e ho detto al mio leader "Mah....sai qualcosa di Cambridge Business?" e lui "Ah è vero, andiamo a vedere se c'è qualcosa". Andiamo verso la tipografia (l'edificio accanto) e proprio nella zona di scarico e carico vediamo 4 o 5 bancali di riviste di cui riconosco la nostra. Martin, il mio leader, mi fa "Non lo vedo, chiedo dentro" allora io corro verso il bancale più basso e comincio a battere le mani sul cellophane che protegge tiene insieme le copie e gli dico "E qui, è qui!" come una bambina di 3 anni a Natale (Questo è stato il suo commento tornati in ufficio). Dopo pochi minuti era nelle mie mani.
Probabilmente ho over-reagito ma ho a faticato a trattenere le lacrime. Vedere il mio lavoro lì dopo tanto tempo passato a lavorarci che conoscevamo ogni pagina a memoria, in carta ed inchiostro mi ha fatto un effetto inaspettato. Non è la prima volta che vedo un mio lavoro stampato logicamente ma la rivista era proprio una cosa che sognavo di fare dal primo giorno in cui ho messo piede al liceo. E in più c'è il mio nome e cognome sopra non il nome della compagnia o altro, proprio il mio nome nero su bianco a pagina 6. Sono molto contenta.
Il Cambridge Business, questo il nome della rivista, è un quadrimestrale gratuito che viene inviato alle aziende. Come dice il nome tratta di business, a cui poi si aggiungono pagine come gadgets, viaggi e similari (in Italia la paragonerei forse a Capital) sono 108 pagine di cui 33 sono pubblicità, al momento è la rivista che porta più denaro all'azienda di tutte quelle che abbiamo e non sono tutte gratuite. Mentre delle altre realizziamo solamente le pubbicità (almeno noi come Art Studio gli articoli vengono fatti dal reparto che fa solo quello) questa la realizziamo completamente dagli articoli alla pubblicità, se non è il cliente stesso a fornirla.
Ho cominciato a lavorarci la settimana prima di pasqua, quando il mio leader era in vacanza. Quando è tornato l'hanno tartassato di lavoro e mi è potuto venire in aiuto solo la scorsa settimana. Anche se era il mio primo approccio con una rivista mi ha sempre lasciato carta bianca e di questo non posso che essergli grata. Qui sotto le mie pagine che preferisco.
In realtà dovevo averla lunedì ma se la sono presa comoda e l'hanno stampata stanotte, così sono stata tre giorni in trepidante attesa dopo che venerdì avevamo mandato il lavoro in stampa. Per tutta la mattina non ho detto nulla ma ogni telefonata che ricevevamo o chiunque entrasse dalla porta dell'ufficio speravo fosse per il magazine. Dopo pranzo non ce l'ho fatta più e ho detto al mio leader "Mah....sai qualcosa di Cambridge Business?" e lui "Ah è vero, andiamo a vedere se c'è qualcosa". Andiamo verso la tipografia (l'edificio accanto) e proprio nella zona di scarico e carico vediamo 4 o 5 bancali di riviste di cui riconosco la nostra. Martin, il mio leader, mi fa "Non lo vedo, chiedo dentro" allora io corro verso il bancale più basso e comincio a battere le mani sul cellophane che protegge tiene insieme le copie e gli dico "E qui, è qui!" come una bambina di 3 anni a Natale (Questo è stato il suo commento tornati in ufficio). Dopo pochi minuti era nelle mie mani.
Probabilmente ho over-reagito ma ho a faticato a trattenere le lacrime. Vedere il mio lavoro lì dopo tanto tempo passato a lavorarci che conoscevamo ogni pagina a memoria, in carta ed inchiostro mi ha fatto un effetto inaspettato. Non è la prima volta che vedo un mio lavoro stampato logicamente ma la rivista era proprio una cosa che sognavo di fare dal primo giorno in cui ho messo piede al liceo. E in più c'è il mio nome e cognome sopra non il nome della compagnia o altro, proprio il mio nome nero su bianco a pagina 6. Sono molto contenta.
Il Cambridge Business, questo il nome della rivista, è un quadrimestrale gratuito che viene inviato alle aziende. Come dice il nome tratta di business, a cui poi si aggiungono pagine come gadgets, viaggi e similari (in Italia la paragonerei forse a Capital) sono 108 pagine di cui 33 sono pubblicità, al momento è la rivista che porta più denaro all'azienda di tutte quelle che abbiamo e non sono tutte gratuite. Mentre delle altre realizziamo solamente le pubbicità (almeno noi come Art Studio gli articoli vengono fatti dal reparto che fa solo quello) questa la realizziamo completamente dagli articoli alla pubblicità, se non è il cliente stesso a fornirla.
Ho cominciato a lavorarci la settimana prima di pasqua, quando il mio leader era in vacanza. Quando è tornato l'hanno tartassato di lavoro e mi è potuto venire in aiuto solo la scorsa settimana. Anche se era il mio primo approccio con una rivista mi ha sempre lasciato carta bianca e di questo non posso che essergli grata. Qui sotto le mie pagine che preferisco.
Copertina, l'immagine è di un illustratore intervistato all'interno, Rod Hunt. Questa l'ha fatta il mio leader.
Le bande blu e le citazioni con i blocchi blu sotto non sono opera mia mi è stato chiesto di farlo anche se non mi piacciono particolarmente.
Pagina di destra, titolo articolo riguardante la comunicazione satellitare e roba del genere (capivo un 70% degli articoli).
Articolo su uno studio di architetti, c'è uan terza pagina ma non la mostro perchè me l'hanno cambiata in modo secondo me osceno.
Science Park è la zona industriale di Cambridge prettamente dedicata alle ditte farmaceutiche e mediche.